Atti Ipotecari

Il Notaio Carla Mele si occupa di consulenza in materia di atti ipotecari. Presso la sede del suo studio a Cagliari è possibile richiedere assistenza riguardo l’accensione di un mutuo e la relativa ipoteca a garanzia del debito. Nello specifico, il Notaio Mele fornisce consigli utili per scegliere il mutuo che fa al caso vostro (aiutandovi ad esempio a scegliere tra il tasso fisso o quello variabile) fornendo una spiegazione tecnica, ma comprensibile, delle varie clausole che inevitabilmente presenta un contratto di mutuo.

Quando si decide di accendere un mutuo è opportuno tenere in considerazione molteplici aspetti: la modalità di erogazione, i termini del rimborso e del pagamento degli interessi, gli oneri connessi, gli eventuali costi di estinzione anticipata nonché i costi degli inadempimenti assoluti o relativi.

Ma l’aspetto forse più delicato è la contestuale stipula degli atti ipotecari: l’ipoteca è un diritto reale di garanzia, attraverso il quale il creditore si può rivalere nel caso il debitore risulti inadempiente. Tale diritto reale riguarda i beni immobili o mobili registrati. Le banche, che di solito erogano i mutui, possono voler porre l’ipoteca per valori che non corrispondono alla realtà, oppure trattenere la somma pattuita fino all’effettiva acquisizione della garanzia; la consulenza del Notaio Mele può aiutarvi a far luce sulla possibilità di ottenere un finanziamento “ponte” per coprire il lasso di tempo vacante, o anche chiarire a fondo ogni clausola posta in essere dal soggetto creditore.

Vi è poi un aspetto eventuale da tenere in debita considerazione: può succedere che il mutuatario preveda che l’immobile acquistato, e concesso in ipoteca, debba essere presto rivenduto per esigenze di vario tipo (trasferimento di residenza, aumento dei componenti della famiglia etc.). Di conseguenza prevede di poter accollare, in conto prezzo, al futuro nuovo acquirente dell’immobile la parte del mutuo che gli resta da pagare. Ora, considerando anche che sull’accollo deve essere d’accordo anche l’acquirente, e che a volte le banche pongono degli ostacoli all’operazione, va ricordato principalmente che, per regola generale, l’accollo non è “liberatorio”, ma “cumulativo”: significa che effettuato l’accollo del residuo mutuo, la banca non cambia debitore ma ne acquisisce uno in più. Perciò, se il nuovo acquirente per caso non riesce a pagare la banca, questa potrà ancora avanzare pretese nei confronti dell’originario mutuatario.

Per questi motivi, la prassi attuale fa un minore ricorso all’accollo: in pratica il venditore estingue il suo mutuo, mentre l’acquirente, qualora fosse necessario, ne contrae uno nuovo in proprio. Anche su questo  importante aspetto, il Notaio Carla Mele può esservi di aiuto, illustrando le alternative percorribili e i relativi costi.

Scrivici su WhatsApp
1
Torna in alto